Il portavoce del Cremlino ha chiarito le intenzioni di Mosca.
“L’uso delle armi nucleari da parte della Russia è possibile solo in accordo con la sua dottrina” sulla deterrenza ha detto Peskov sull’ultima minaccia nucleare paventata da Mosca. Il portavoce del Cremlino ha anche commentato le parole del leader ceceno che ha chiesto a Putin di usare armi nucleari a bassa deterrenza, liquidandola come emotiva.
La dottrina di cui parla Peskov e nei giorni scorsi spiegata dallo stesso Putin in un video, riguarda i casi in cui la Russia potrebbe usare il nucleare. I casi in cui Mosca si riserva la possibilità di adoperare armi atomiche sono quelli di minacce all’ “esistenza” della Russia ma anche alla “sovranità e integrità territoriale dello Stato”.
La risposta dell’Occidente al nucleare
In caso di uso di arma nucleare però gli Stati Uniti così come la Nato hanno fatto sapere che la risposta sarà immediata. Ma quello che le autorità e l’intelligence ha cercato di fare in questi mesi è mediare con gli omologhi russi per scongiurare l’uso delle armi nucleari che provocherebbe una tragedia mondiale.
“Non è chiaro con chi collaborare per ripristinare il flusso di Nord Stream” perché l’Occidente “é isterico” sulla vicenda riferito alle accuse dell’Occidente sulla responsabilità di Mosca. “Le condutture di Nord Stream devono essere ripristinate, questo può essere fatto, ma per ora non ci sono tempistiche specifiche”.
Dopo i referendum, dichiarati illegali dalla comunità internazionale, le forze russe hanno iniziato la mobilitazione forzata della popolazione nella regione di Zaporizhzhia. “Gli uomini hanno appena iniziato a essere presi per le strade” ha dichiarato un sindaco della zona. Nella città le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico facendo strage di civili e infrastrutture.